Il Take Away che può far ripartire prima del previsto
Da quasi un mese ormai, la maggior parte delle imprese Italiane sono ferme. I vari Decreti che si sono susseguiti, ad intervalli quasi settimanali, hanno posto, giustamente, la salute degli Italiani davanti ad ogni cosa, ma le imprese? Fino a quando resisteranno? Se da una parte noi non possiamo controllare gli eventi e le direttive del Governo, dall’altra possiamo certamente metterci in moto per cercare soluzioni, rimettendoci in gioco con nuove modalità commerciali o addirittura con rinnovata offerta di servizio.
Un’esperienza che ci fa riflettere
Qualche giorno fa riceviamo un ordine di shopper in carta. Strano no? Chi potrà mai essere, in questo periodo in cui l’unica cosa che unisce tutti è la serranda chiusa?
Quesito presto risolto: un ristorante, dalla Sardegna. Ora, vuoi che la nostra amata Isola è tra le regioni meno colpite dall’emergenza sanitaria, vuoi che il sole e il caldo infondo positività nelle persone, aggiungi che molti ormai sentono la necessità (anche economica) di rimettersi in gioco, la vera interessante riflessione l’abbiamo fatta dopo aver parlato con la gentilissima titolare del ristorante.
Il suo messaggio è stato molto semplice e chiaro: “ci stiamo organizzando perchè presto inizieremo il servizio di consegna a domicilio. Non lo facevamo prima, ma se vogliamo andare avanti dobbiamo muoverci. Richiesta c’è e noi vogliamo soddisfare questo bisogno di buon cibo e di semplicità di consegna!”.
A breve si apriranno le danze: Take Away per traghettarci verso la normalità
Il Take Away come Caronte!
Ad oggi ristoranti, bar e servizi aperti al pubblico sono chiusi. Molti operatori del settore della ristorazione, ad ogni modo, continuano ad assicurare un servizio che svolgevano già prima dell’emergenza: le consegne a domicilio. E’ possibile? Si. Le consegne vanno fatte a distanza di sicurezza (mascherina e guanti monouso), i locali adibiti a cucina non possono chiaramente essere aperti al pubblico, le prenotazioni vanno fatte tramite telefono, sito internet o tramite una delle varie APP a disposizione sulla rete, meglio se i pagamenti vengano effettuati on line o almeno senza scambi di resto.
LINEE GUIDA PER IL FOOD DELIVERY – CONFCOMMERCIO
THE FORK E FIPE INSIEME PER LE CONSEGNE A DIMICILIO
Aumenteranno i ristoranti Take Away
Sempre di più, considerando anche le parole della nostra cliente Sarda, saranno i ristoranti che inizieranno ad adeguarsi alle modalità Take Away. Chi non lo faceva prima dell’emergenza, oggi si sta organizzando.
Dopo il DPM del 22 Marzo, la Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, ha messo a punto insieme ad AssoDelivery grazie alle quali, tutti gli esercizi ristorativi possono attingere per organizzare, in sicurezza, le loro attività di consegna a domicilio.
Consigliamo di leggere questo articolo per ulteriori dettagli.
Come organizzarsi?
- Modalità di ordinazione: Piattaforme food delivery (gestiscono anche il trasporto), sito internet, telefono, WhatsApp
- Modalità di consegna: Consigliamo di contattare una delle tante piattaforme di gestione delle consegne a domicilio. Operano in sicurezza ed offrono professionalità.
- Shopper e Packaging: Tutto facile, anche qui, per chi era già organizzato prima della pandemia. Per chi si rimette in gioco oggi il problema potrebbe essere l’approvvigionamento di tali prodotti considerando la chiusura della maggior parte degli operatori di settore. Consigliamo di procedere per gradi, magari da semplici shopper in carta resistente, o quelle con soffietto. Oggi, la prima esigenza, sarà quella di ripartire. Poi, se vorrai mantenere il servizio, potrai chiedere la progettazione di un packaging adatto al tuo servizio.