Con R-pet (Recycled Pet), invece, si fa riferimento a un nuovo polimero ottenuto attraverso processi di recupero e riciclaggio del comune Pet, che prevedono lo smistamento, il lavaggio, il tritamento e la fusione dei materiali plastici.
Perché l’rPET è così importante per tutti noi?
Secondo le Nazione Unite nel mondo ci sono 400 milioni di tonnellate di plastica. Di queste, solo il 9% viene riutilizzata in qualche modo, mentre il resto finisce in natura. L’utilizzo dell’rPET, in ambito promozionale, è quindi una leva importante per invertire questo trend assai pericoloso.
Ma cosa è l’rPET?
Inizio con il PET. Sai di cosa si tratta? E’ un polimero molto comune, brevettato nel 1941, utilizzato spesso per gli imballaggi. La maggior parte delle bottiglie e dei flaconi esistenti sono fatti in PET. Per semplicità, è una sorta di plastica. La plastica, certo, è uno dei materiali più inquinanti per eccellenza. Dagli oceani ai boschi, passando per le strade delle nostre città. Da anni ormai si accelera sul riciclo di questo tipo di materiale e ad oggi notevoli passi avanti sono stati fatti, in particolare nelle Nazioni più virtuose, come appunto l’Italia.
Grazie all’azione e all’impegno delle persone comuni e di moltissime aziende (e della scienza che lavora per le nuove tecnologie) abbiamo oggi a disposizione un nuovo tipo di plastica, stavolta ecologica e non inquinante: il suo nome è rPET.
L’rPET viene impiegato in molteplici settori, non solo per la realizzazione di bottiglie e imballaggi, ma anche per confezionare capi d’abbigliamento in poliestere riciclato. Le sue caratteristiche infatti, lo rendono un materiale flessibile, impermeabile, resistente sia alle temperature che all’usura.
Elemento per noi di grande interesse è che, in questa versione, può essere utilizzata per realizzare tessuti. In parole semplici e quasi “divertenti”, oggi riusciamo a produrre tessuti, gadget e prodotti di vario genere con bottiglie di plastica riciclate!
Come funziona il processo di produzione dell’rPET?
Inizia nell’impianto di riciclaggio. Le bottiglie vengono differenziate per forma e colore, ripulite da etichette e carte di vario genere, infine sottoposte a un prelavaggio esterno. A questo punto le bottiglie vengono sminuzzate in fiocchi i quali saranno più volte lavati. Dopo un’attenta verifica i fiocchi vengono riscaldati per ore e sciolti in una massa liquida, che una volta freddata potrà essere tagliata in una serie di fili che verranno poi uniti con le fibre di cotone per ottenere dunque un tessuto rPET.
Se ami il nostro Pianeta, utilizza l’rPET
L’abbiamo già detto, ci sono i primi segni di speranza, ma è ancora poco, pochissimo! Nel 2014 oltre il 57% dei contenitori fatti in PET erano stati riciclati in un modo o nell’altro. Nel 2018 la Fondazione Ellen MacArthur in collaborazione con il Programma ambientale delle Nazioni Unite è stato lanciato il Global Commitment che lavora per eliminare gli oggetti di plastica che non ci servono e innovare in modo che tutta la plastica di cui abbiamo bisogno sia progettata per essere riutilizzata, riciclata o compostata in sicurezza.
Un altro motivo molto importante per la scelta dei materiali rPET è che, durante la loro preparazione, vengono generate meno emissioni di CO2 rispetto ad altri processi: riciclare 1kg di R-pet equivale a ridurre le emissioni di CO2 di 3kg. Questi dati sono fondamentali per consentire alle aziende di ridurre la loro impronta di carbonio fino al 16%. Si riduce di un 20% anche la traccia di anidride solforosa e di un 45% quella di fosfati.
Inoltre con l’uso di rPET stiamo riducendo significativamente il numero di oggetti che finiscono nelle discariche perché diamo nuova nuova vita a questi materiali. Per di più acquistando prodotti realizzati in rPET, contribuiamo a ridurre al minimo la domanda di petrolio che è la principale fonte di produzione delle materie plastiche.
Per sintesi, con l’rPET: minore impatto ambientale, meno rifiuti in discarica, meno emissioni tossiche, inferiore utilizzo di petrolio, maggiore slancio all’economia circolare, prodotti “moda” più sostenibili.
Con l’rPET dai importanza al tuo Brand
Ebbene si! Il motivo principale è l’attenzione e il rispetto verso l’ambiente. Ti sembra poco? Il Pet riciclato può essere impiegato per la produzione di gadget, oggettistica e tessuti di varia forma e qualità dai quali nasceranno borse, shopper, zaini, ombrelli, penne e articoli di vario genere. L’rPET attualmente prodotto è resistente e qualitativamente superiore rispetto a quello di qualche anno fa, il che rende possibile grande efficacia comunicativa e d’immagine. La personalizzazione, su questo tipo di materiale, è agevole e duratura.
Utilizzare gadget o accessori derivanti da processi di recupero e riciclaggio si traduce quindi in un’ importante attività di riduzione dei rifiuti plastici e delle emissioni di CO2 (riciclare 1kg di R-pet equivale a ridurre le emissioni di CO2 di 3kg).
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